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Disturbo da deficit d'attenzione e iperattività (ADHD)

Il Disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) è un disturbo del neurosviluppo, caratterizzato da una difficoltà nella programmazione, nel controllo e nella regolazione di alcuni comportamenti in contesti sociali, educativi o lavorativi, include difficoltà di attenzione e concentrazione, di controllo degli impulsi e del livello di attività. Questi problemi derivano sostanzialmente dall’incapacità del bambino di regolare il proprio comportamento in funzione degli obiettivi da raggiungere e delle richieste dell’ambiente.

Esistono tre sottotipi del disturbo:

- tipo disattento: è prevalente una fragilità nelle componenti attentive
- tipo iperattivo-impulsivo: è prevalente una difficoltà nell’autocontrollo e nell’inibizione comportamentale
tipo combinato: sono presenti sia segni clinici di disattenzione che di iperattività-impulsività

Spesso, il comportamento del bambino con ADHD viene erroneamente considerato la conseguenza di un'inadeguata educazione o il risultato di un temperamento maleducato ed eccessivamente prorompente. Altrettanto di frequente, l’ADHD può essere confusa con l’instabilità psicomotoria, un disturbo caratterizzato dalla mancanza di controllo motorio, emotivo, relazionale e mentale.

In molti casi l'ADHD può presentarsi in compresenza con altri disturbi psicopatologici, che possono emergere nel corso degli anni complicando ulteriormente il quadro clinico. È infatti stimato che il 50%-87% degli individui con ADHD presenta almeno un altro disturbo in comorbidità, mentre nel 33% dei casi possono presentarsi in comorbilità con due o più disturbi. Tra questi, i più frequenti sono: Disturbo Oppositivo Provocatorio (>50%), problemi di condotta e difficoltà antisociali (25-45%), Disturbi dell’Apprendimento (25-40%), bassa auto-stima, depressione (25%), personalità antisociale (10-25%), uso/abuso di sostanze (10-25%).

Per questo motivo risulta indispensabile un'attenta valutazione da parte dello specialista non solo degli aspetti strettamenti legati al disturbo, ma anche di tutti quegli aspetti secondari che possono manifestarsi e rappresentare possibili punti di debolezza futuri.